La renna è un animale ben conosciuto nell’immaginario di tutti (o quasi), infatti, secondo le tradizioni natalizie occidentali, la slitta piena di doni di Babbo Natale è trainata da otto renne volanti. Ovviamente le capacità di volo sono frutto di pura fantasia, tuttavia le renne risultano essere effettivamente ottimi animali da traino, tanto che ancora oggi in Lapponia vengono usate con i pulk, le tradizionali slitte scandinave. Il senso dell’olfatto è molto sviluppato, tanto che riescono a scovare facilmente del cibo sotto diversi strati di neve. Inoltre il naso è dotato di turbinati molto complessi, che aumentano significativamente la superficie all’interno delle narici, consentendo, così, all’aria fredda che entra nel naso di essere adeguatamente riscaldata dal calore corporeo prima di raggiungere i polmoni. La conformazione degli zoccoli permette un’ottima presa sul terreno sia nei mesi estivi che in quelli invernali. Infatti in estate, quando il terreno della tundra è soffice e umido, i cuscinetti plantari degli zoccoli divengono spugnosi e garantiscono una migliore trazione, mentre in inverno, quando la maggior parte del terreno è ghiacciato e ricoperto di neve, gli zoccoli laterali si restringono ed espongono il bordo affilato dello zoccolo centrale, che, quindi, riesce a penetrare meglio nel ghiaccio e nella neve dura. Le renne sono animali prettamente erbivori, in inverno si nutrono soprattutto di licheni, in particolar modo dei cosiddetti licheni delle renne, mentre in estate ampliano la loro dieta mangiando anche foglie di salice e betulla, nonché carici e ciuffi d’erba.