l’isola più grande e selvaggia del mondo
Quando ero giovane
ogni giorno era come l’inizio di qualche cosa di nuovo, ed ogni sera finiva con lo splendore dell’alba del nuovo giorno.
Poesia Inuit
La Groenlandia è la landa degli estremi: da un lato, un paesaggio ostile e inabitabile, dall’altro, un popolo accogliente e caloroso che vive in armonia con la natura. Gli amanti dell’arrampicata giungono fin qui per sfidare le spettacolari pareti a strapiombo, gli scienziati organizzano spedizioni per interrogare il ghiaccio sulle sorti del pianeta, e molti visitatori ripartono con una prospettiva completamente nuova sulla vita.
Non c’è dubbio: l’attrazione imperdibile secondo tutti coloro che visitano la Groenlandia è la natura, dalle cime scure che si stagliano all’orizzonte, alla grande calotta di ghiaccio grigio-blu che svetta nel centro dell’isola, fino agli iceberg che punteggiano il mare. Buoi muschiati, volpi artiche e orsi polari vagano per le distese e l’aurora boreale danza nel cielo.
Abitata sin dal 2.500 a.C., con colonie vichinghe che si insediarono nelle regioni a sud nel X secolo, la Groenlandia ha sviluppato la propria cultura e le proprie credenze attorno alla forte connessione che lega il suo popolo con le montagne, il ghiaccio e le acque che lo circondano. È impossibile non rimanere sbalorditi davanti alle meraviglie che la natura è stata in grado di creare.
Immergetevi nella cultura locale per scoprire come vivono le persone , lasciatevi avvolgere dal calore della comunità e scoprite l’interessante ma cruento passato della Groenlandia , soprattutto per ciò che riguarda la comunità degli Inuit. Bisogna sapere che la parola "eschimese" è un termine inappropriato, quali offensivo: "inuit" è quella esatta.
La formula perfetta che combina navigazione e trekking circondati da un paesaggio incredibile ed unico di tundra, ghiaccio, iceberg. un’esperienza indimenticabile e a stretto contatto con la magica e incontaminata atmosfera naturalistica di questa terra.
Quaanaaq (un tempo nota come Thule) è una cittadina nel nord di 656 abitanti, si tratta di uno dei centri abitati più settentrionali del mondo: si trova molto a nord del circolo polare artico, nel fiordo di Inglefield e dista appena 1300 km dal Polo Nord.
Nel corso della tarda antichità e nel Medioevo il ricordo della lontana Thule ha generato un resistente mito: quello dell'ultima Thule, come fu per la prima volta definita dal poeta latino Virgilio nel senso di estrema, cioè ultima terra conoscibile, e il cui significato nel corso dei secoli trasla fino a indicare tutte le terre "al di là del mondo conosciuto", come indica l'origine etrusca della parola tular, confine.
Il mito, che possiede molte analogie con altri miti, ha affascinato anche in epoca moderna.