Ilulissat, villaggio natale del famoso esploratore Knud Rasmussen, con i suoi circa 4.550 abitanti è il terzo villaggio più grande della Groenlandia. Ilulissat (Jakobshavn in danese) prende il nome dal mercante Jacob Severin, il quale ha fondato la città nel 1741 basando la sua economia sulla caccia delle balene e sulla produzione d’olio estratto da esse. In kalaallisut (la lingua Inuit) significa icebergs ed è per questo che viene chiamata anche la capitale mondiale degli icebergs e si trova a 350 km sopra il Circolo Polare Artico.
Insieme ai cittadini di vivono altrettanti 4.500 Husky groenlandesi, utilizzati per trainare le slitte. Non essendoci strade al di fuori di Ilulissat, la slitta è tutt’ora uno dei principali mezzi di trasporto. Viene utilizzata per gli spostamenti invernali a lungo raggio e per andare a caccia o a pescare.
Ci sono anche due musei: l’Ilulissat Museum, costruito nella casa dell’esploratore artico Knud Rasmussen. Al suo interno sono esposti i suoi oggetti e la storia delle sue spedizioni. È possibile inoltre scoprire la storia del villaggio e degli insediamenti circostanti e la storia di Sermermiut. Questa casa, datata 1848, originariamente fu il primo college della Groenlandia del Nord. L’altro è l’Ilulissat Art Museum che, tra le altre esposizioni, raccoglie i dipinti di Emanuel A. Petersen.
La Zion Church, la prima chiesa Inuit al mondo e una delle chiese più a nord del mondo. Sulla scalinata che porta all’ingresso della chiesa sono incise due date: 1779 e 1929. L’accompagnatore locale ha spiegato che questa chiesa interamente di legno fu commissionata al Re della Danimarca dagli abitanti di Ilulissat. Fu costruita nel 1779, quasi in riva al mare. Successivamente, nel 1929, la chiesa fu spostata più indietro per proteggerla dalle onde e dalle possibili inondazioni causate dalla rottura degli icebergs, posizionandola dove tutt’ora si può vedere.
Il porto, completamente ghiacciato in inverno, è pieno di pescherecci e navi mercantili. Da qui partono anche le barche che ci accompagneranno poi ,all’interno della Disko Bay. Una delle principali fonti di guadagno e sussistenza per il paese è ancora la pesca, soprattutto dell’halibut, l’unico metodo di pesca consentito, salvo rare eccezioni, è la pesca con amo e filo. La pesca con le reti è severamente vietata per salvaguardare il fragile ecosistema sottomarino. Il pesce e la carne di foca vengono utilizzate anche per la produzione di croccantini e cibo per i cani in quanto contengono la giusta quantità di grasso e proteine per aiutarli a proteggersi dal freddo.