Appena a nord del Circolo Polare, si distendono a breve distanza dalla costa una serie di isole dove le montagne giungono a ridosso del mare disegnando paesaggi spettacolari. L'atmosfera che si respira oggi in queste isole è di assoluta pace e rilassatezza., ma una volta le condizioni di vita none erano altrettanto facili. La pescosità delle acque lungo la costa oceanica ha portato da molti secoli l'uomo a confrontarsi con la propria capacità e resistenza in sparuti villaggi che ancora adesso conservano le proprie caratteristiche. Dopo aver navigato tra i fiordi , il Trollfjord sembra avvolgere la nave con le sue pareti di pietra sulle quali paiono rannicchiati i “ Trolls” di pietra illuminati dal faro del postale ; l'arrivo a Svolvær è emozionante. “Terra di favole” Non a caso il grande poeta norvegese Bjorn Bjornson dedicò questo appellativo alle isole dell'arcipelago caratterizzate dalle forme bizzarre delle montagne, da fiordi incantevoli e da pittoreschi villaggi di pescatori dalle caratteristiche rosse casette in legno su palafitta i “rorbu”. Svinoya, Henningsvær - “una piccola Venezia del Nord” - Vestvâgoy con l'interessante Museo Vichingo di Borg, l'incantevole Reine con un paesaggio da cartolina, la bianca spiaggia di Ramberg Nusfjord o Kabelvag sono tutte piccole caratteristiche località dove il silenzio è rotto dall'infrangersi delle onde sugli scogli e dal verso dei gabbiani, dove si può trovare un senso di tranquillità interiore in armonia con i suoni della natura. I Vichinghi temerari navigatori con i loro “drakkar” hanno solcato i mari del nord hanno colonizzato molte lande disabitate dell'Atlantico del Nord, diventando i padri di numerose popolazioni. Borg ha rappresentato il luogo più grande del regno vichingo e da qui nel X secolo alcuni di loro lasciarono la Norvegia per recarsi in Islanda.